1)
Dizion. 5° Ed. .
LUCERTOLA.
Apri Voce completa
pag.482
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
LUCERTOLA. Definiz: | Sost. femm. Piccolo rettile oviparo, con quattro zampine e la coda, di corpo allungato, e di pelle squamosa di colori differenti e a liste. Ed è la Lacerta agilis dei Naturalisti. È forma allungata di lucerta. – |
Esempio: | Cresc. Agric. volg. 476: Ogni ferucola, che va col corpo per terra, come serpi e lombrichi e lucertole, e simili, volentier pascono e tranghiottiscono. |
Esempio: | Senec. Pist.: I buoi vanno caendo l'erba, e i cani la lievre, e la cicogna la lucertola. | Esempio: | Ar. Rim. 1, 275: Godeasi la lucertola già al sole. |
Esempio: | Montig. Dioscor. volg. 75 t.: La lucertola intera sparata, posta sulla puntura dello scorpione, alleggerisce il duolo. | Esempio: | Domen. Plin. 240: Ecci anco una erba buona a' morsi delle serpi, con la quale le lucertole si ricreano quando combattono con esse. | Esempio: | Varch. Quest. Alchim. 52: Come si vede ancora nelle code delle lucertole ed altri bachi, che vivono e si muovono ancora che siano divisi e separati dal tutto loro. | Esempio: | Cellin. Vit. 9: Vidde in mezzo a quelle più ardente fiamme uno animaletto come una lucertola. | Esempio: | Mattiol. Disc. 1, 385: Le lucertole, notissimi animali, partoriscono anco esse le uova, come fanno le serpi, e sono inimicissime delle chiocciole. |
Esempio: | Soder. Agric. 30: I pesci [non cessano] di guizzare nella sommità dell'acqua, le bisce e lucertole di vagare, ec. |
Esempio: | Red. Esp. Insett. 81: Si come fu credulissimo il greco Scoliaste di Teocrito, quando scrisse che dal corpo della morta lucertola nascer solevano le vipere. |
Esempio: | Vallisn. Op. 3, 420: Il ventre e il dorso simile molto alle nostre lucertole, coperti colla sua pelle nella parte superiore gialloscura, nel ventre di un colore più aperto. |
Esempio: | Pindem. Poes. 267: La punisce assai Quel crescente ognor più sovra le guance Odiato di lucertola colore. |
Definiz: | § I. Se ne distinguono varie specie, secondo il colore, il soggiorno ed altre loro condizioni; come la Lucertola verminara o Ramarro, la Lucertola occhiuta, la Lucertola delle muraglie, ec. – |
Esempio: | Pallad. Agric. 120: E se col fiele della lucertola verde si tocchino le mele di sopra in sul capo, non s'infracidano. |
Esempio: | Bocc. Decam. 2, 310: Una delle più belle e delle più vaghe giovani di Pisa, come che poche ve n'abbiano che lucertole verminare non paiano. |
Esempio: | Fior. Agric. Met. volg. 531: Fra gli animali che in terra ed in acqua vivono, l'inverno sta nascosta la lucertola d'acqua, di cui ho parlato di sopra. | Esempio: | Vallisn. Op. 3, 420: Lucertola volante.... Gio. Daleo dà seccamente la notizia d'una lucertola alata, che dicono volare instar aviun nelle Indie orientali.... Che vi sia la lucertola alata è verissimo, avendone io poco fa avuta una da Amsterdam. | Esempio: | E Vallisn. Op. appr.: Credo ben vera la lucerta volante, perchè l'ho in casa, che veramente è bizzarra. È più piccola di una lucertola ordinaria, con coda a proporzione assai lunga articolata.... Il capo è assai grosso ec. |
Definiz: | § II. Aver la lucertola a due code, dicesi in proverbio per Essere molto fortunato. – |
Esempio: | Not. Malm. 2, 469: Il poeta s'è ricordato qui del proverbio: Aver la lucertola a due code, che vuol dire: Essere affortunato; perchè fra le genti di cervello debole corre una superstiziosa voce, che uno, che tenga addosso una lucertola con due code, sia fortunatissimo in ogni cosa, ma particolarmente nel giuoco. |
Esempio: | Casott. A. Celid. 1, 100: Le ragioni di vincere son sode, Perch'ho in sen la lucertola a due code. |
Definiz: | § III. Far come le lucertole, dicesi scherzevolmente di chi ama stare o passeggiare al sole. |
Definiz: | § IV. Mangiare, o Aver mangiato, le lucertole, Campar di lucertole, e simili, dicesi in proverbio di persona magra allampanata; presa la similitudine dai gatti, che nell'estate si pascono volentieri di quelle bestiuole. |
Definiz: | § V. È meglio essere capo di lucertola che coda di dragone, o anche, che coda di leone. – | V. Capo, § CCX, e Leone, § XV.
|